Il modo più economico per isolare un edificio residenziale è quello di intervenire con un buon isolante termico per pareti e per i soffitti quando sono ancora in fase di costruzione. L’economicità del materiale isolante dipende dal tipo utilizzato, dalla quantità di isolamento necessaria ai fini della minima trasmittanza termica e dal tipo di installazione. Ad esempio, un intervento alle pareti esterne di una casa richiede un tipo di intervento di isolamento termico completamente diverso da quello per isolare il solaio di primo calpestio o il solaio di copertura praticabile.
Confrontare i costi dei possibili interventi di isolamento termico va fatto attraverso l’analisi del valore R di resistenza alla trasmissione di calore (valore reciproco della trasmittanza termica) necessario per garantire il benessere termico all’interno dell’edificio e di tutti gli ambienti utilizzati. Tale analisi valuta dapprima le dispersioni termiche da contrastare in tutto l’involucro esterno, costituito da pareti esterne, solaio di copertura o tetto, solaio di primo calpestio e serramenti (infissi e vetrate). Le dispersioni termiche dipendono dalla struttura degli elementi costruttivi e dal tipo di isolamento esistente o, se l’edificio è di nuova costruzione, il materiale isolante e lo spessore progettato per l’isolamento.
Si confronta il valore di trasmittanza (1/R) con il valore di trasmittanza limite imposto dalla legge e variabile in base all’ubicazione dell’edificio e si riprogetta lo spessore di materiale isolante per ridurre la trasmittanza termica entro i limiti imposti dalla legge. Lo spessore del materiale isolante scelto verrà moltiplicato per la superficie di posa e per il prezzo che le aziende specializzate offrono per il tipo di intervento. E’, quindi, necessario rivolgersi ad aziende professionali, che possano fornire il supporto in fase di analisi e di scelta del tipo di materiale isolante e di intervento più conveniente per il caso specifico.
Sul mercato esistono diversi tipi di materiali isolanti per le pareti. In questo breve spazio parleremo di un tipo di intervento specifico, l’insufflaggio con fibra di cellulosa, che ci risulta semplice, veloce ed economico, ma soprattutto molto efficace nel caso di pareti ad intercapedine. L’utilizzo di cellulosa come materiale isolante termico risale ai primi dell’1800. La fibra di cellulosa oggi si ricava dal riciclo di materiale cartaceo, come i fogli di giornale usati, unito a resine naturali che conferiscono proprietà di resistenza meccanica, resistenza al fuoco e agli attacchi di insetti e di muffe.
La tecnologia di trasformazione dei fogli di giornale in fibra di cellulosa ha fatto passi da gigante, per rendere il prodotto ecologico non solo nella materia prima ma anche durante la fase di produzione. Prima di affidarti ad aziende che vendono isolanti termici in fibra di cellulosa, accertati che abbiano una certificazione di basso impatto ambientale, la EPD, e che svolgano in maniera qualificata l’operazione di insufflaggio.
L’insufflaggio è un intervento di isolamento termico per pareti ad intercapedine o a doppio muro, che permette, attraverso un tubo posizionato nei piccoli fori realizzati sulla parete, di spruzzare il materiale isolante sciolto ad alta densità, che in pochi minuti si solidifica e occupa tutto lo spessore dell’intercapedine. Il costo è davvero molto basso poiché l’applicazione è semplice e non richiede demolizioni, ma la resa è sorprendentemente positiva.