James Franco in collaboirazione con la AMBI Group passa dietro alla macchina da presa e decide di raccontare l'ennesima storia che ha come sfondo la Grande Depressione Americana, quasi a voler spingere i suoi connazionali ad uscire da quella più recente, di crisi, che ancora fa sentire i suoi effetti negli Stai Uniti. Lo fa narrando sul grande schermo le vicende dei protagonisti di In Dubious Battle - Il Coraggio degli Ultimi, film in uscita a settembre che, secondo la critica, è fino ad ora l'opera più convincente nella carriera da regista dell'attore James Franco, in un perfetto mix che non solo fa un preciso ritratto di un periodo storico molto complesso ma aggiunge anche un nuovo ingrediente, ossia la politica, che spesso era stato trascurato nelle altre pellicole che trattano lo stesso periodo storico. Il film è liberamente ispirato dal libro di John Steinbeck dal titolo La Battaglia.
Nel film si racconta di alcuni esponenti del Partito Comunista che nel 1933 cercano di organizzare i raccoglitori di mele in una congregazione che intraprenda uno sciopero ad oltranza per rivendicare i propri diritti di lavoratori. Ad aizzare i coltivatori di mele ci pensa Mac, interpretato dallo stesso James Franco, che in modo molto subdolo, tenta di convincere prima con le buone questi raccoglitori di mele che sono gli ultimi della scala sociale, intenti a guadagnarsi la vita alla giornata trascorrendo oltre dodici ore a raccogliere frutta, per poi passare anche alle cattive e arrivando a sabotare la scala di legno di un operaio per far scoppiare la rabbia degli operai nei confronti dei padroni. In realtà, a Mac non interessa nulla del destino dei raccoglitori di mele. In modo diverso, fa però la stessa cosa che fanno anche i proprietari terrieri: sfrutta la necessità e il bisogno dei raccoglitori di mele che sono disposti a tutto pur di guadagnare qualche dollaro per far sopravvivere le proprie famiglie. Solo che mentre i proprietari terrieri lo fanno per il profitto, Mac è più che altro spinto dalla visionaria follia che lo porta a desiderare un mondo dominato dagli ideali comunisti che si impongono attraverso la lotta di classe. E per raggiungere il suo scopo è pronto a tutto, anche a calpestare la vita degli altri, quella degli ultimi. E fra gli ultimi c'è chi, come London, ha speso tutto quello che aveva per raggiungere i terreni dove si coltivano le mele e proporsi come bracciante a giornata per riuscire a sfamare la famiglia che ha portato con sé composta dalla figlia e dalla nuora incinta. Per London scioperare vuol dire morire di fame ma a Mac questo non importa perché lui è spinto da una necessità più grande: la lotta di classe.
Ad affiancare Mac c'è Jim, impersonato da Nat Wolff, un appassionato idealista che in un primo momento abbraccia totalmente le idee di Mac, convinto che la lotta di classe e lo sciopero ad oltranza siano davvero l'unico metodo per riuscire ad ottenere un miglioramento delle condizioni di vita degli operai. L'amore per una ragazza madre interpretata da Selena Gomez e uno sguardo meno disincantato sull'operato di Mac gli faranno aprire gli occhi e gli provocheranno una guerra interiore fra gli ideali politici e la sua integrità morale.
La pellicola si caratterizza per uno stile molto asciutto, a tratti anche scarno, in linea con il tema trattato e con l'ambientazione del film. Uno scatto in avanti per la carriera da regista di Franco che, però, ha ancora strada da percorrere per trovare un suo stile personale da grande autore.