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E-commerce pneumatici
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E-commerce pneumatici: in Italia continua a crescere

Durante l'e-Commerce Forum tenutosi a Milano a Maggio 2016 sono stati presentati dati aggiornati sul commercio elettronico in Italia: dal profilo degli acquirenti,  ai dispositivi utilizzati per l’acquisto, e tante altre informazioni utili per comprendere i diversi fattori che caratterizzano l’’e-commerce e gli e-shopper italiani. Di seguito alcuni dati sulla vendita di pneumatici auto online in Italia forniti da gomme-auto.it

L'e-commerce in Italia registra nel 2016 una nuova crescita, sempre a doppia cifra ormai dal 2010, e dovrebbe raggiungere, secondo i calcoli, più di 19 miliardi di euro, con un incremento del 17% rispetto al 2015.
Nel settore dei pneumatici la crescita appare ancora più sostenuta, secondo lo staff di gomme-auto.it si stima una crescita complessiva del mercato dei pneumatici online superiore al 30%.

Gli altri settori maggiormente in crescita sono gli stessi che finora hanno rappresentato la fetta più grande degli acquisti in rete, ossia turismo, elettronica, abbigliamento ed editoria. Uno sviluppo notevole si registra però anche per i prodotti alimentari tipici, con un aumento quasi del 30%, mentre in passato questo settore non aveva suscitato l’interesse degli e-shopper. Un incremento ancora maggiore si è verificato nell'arredamento e negli articoli per la casa.

Questi dati, oltre a gettare luce sul cambiamento delle abitudini di acquisto degli italiani, possono rivelarsi estremamente utili per le aziende, che dovranno necessariamente prevedere una strategia di vendita multicanale poiché gli italiani che comprano online sono ormai quasi 20 milioni.

Il settore dei pneumatici da questo punto di vista ha molto terreno da recuperare, come ci ha spiegato lo staff di gomme-auto.it, i principali incumbent del mercato retail dei pneumatici sono stati negli anni tradizionalmente diffidenti dell'ecommerce, terrorizzati dal pericolo di cannabalizzare le vendite tradizionali hanno osteggiato la vendita online.

Nonostante la crisi, gli acquisti in rete aumentano, ma le imprese non sembrano prendere in considerazione questi dati visto che la loro digitalizzazione non sta avvenendo con altrettanta velocità. Le aziende che in Italia vendono online sono soltanto 40.000 rispetto alle 800.000 in Europa e 200.000 soltanto in Francia. Questo ritardo fa perdere all'Italia quote di mercato preziose non solo di acquirenti italiani, ma anche di potenziali acquirenti stranieri.

Beni, servizi e prodotti acquistati online

Tra le dieci categorie di prodotti più acquistati vi sono prodotti fisici, servizi e beni digitali. Al vertice degli acquisti si posizionano i servizi connessi al turismo (ad esempio i biglietti, soprattutto ferroviari, prenotazione di alberghi...), poi alcuni prodotti fisici (libri, CD e DVD), seguono elettronica e informatica (smartphone e tv), e infne abbigliamento e accessori.

Quali dispositivi per gli acquisti?

I dispositivi mobile conquistano un ruolo sempre più centrale, infatti nel 2015 rispetto al 2014 gli acquisti online effettuati da dispositivi mobile sono cresciuti del 41%, e gli acquisti effettuati attraverso lo smartphone in due anni sono più che raddoppiati.

Le imprese

Per quanto in ritardo, molte imprese stanno cercando di cogliere l’opportunità di affiancare al canale di vendita tradizionale, la vendita online. Nel corso del 2015 molte imprese hanno creato un proprio sito e-commerce. Altre, che non possiedono mezzi sufficienti per investire in un proprio sito di vendita, sperimentano soluzioni alternative, ad esempio utilizzano i marketplace (Amazon, eBay). 
Tra  le aziende che hanno attivato una strategia multicanale vi sono quelle che operano nel  settore dell'abbigliamento, seguono quelle di informatica ed elettronica, e infine quelle del settore alimentare e arredamento.

Vendite online ed export

Grazie all'e-commerce aumenta anche l'export, ossia la vendita da siti italiani a clienti stranieri. Quasi la metà delle vendite è connessa al turismo (operatori del trasporto e hotel). seguita dall'abbigliamento (sia i grandi marchi sia le boutique multibrand italiane). In crescita anche l'arredamento e i prodotti alimentari venduti attraverso i siti delle aziende produttrici o siti specializzati.


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